MaM
Messaggio del 23 febbraio 1984:Vi tengo tutti sulle mie braccia perché siete miei. Ho bisogno solamente delle vostre preghiere per rendervi miei completamente. Io desidero essere completamente vostra e desidero che voi siate completamente miei. Accetto tutte le vostre preghiere, le accetto con gioia.

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


La preghiera è la maestra di vita. La preghiera ti insegna la semplicità : sono piccole e semplici cose che formano i tessuto di santità , che poi ti cambiano la vita. La preghiera ti introduce nel tuo io più profondo e nel silenzio: solo nel silenzio puoi sentire la voce di Dio. La preghiera ti apre alle sorprese dello Spirito Santo: la grazia giunge all'improvviso e spesso senza motivo. Ogni volta che preghi, inviti lo Spirito ad attraversarti. Ed Egli lo fa volentieri. La preghiera ti aiuta a fidarti e ad abbandonarti al Padre che non smette di amarti e continua a rigenerarti. Come non fidarti? La preghiera non è recita: Gesù non è una persona che si impara a memoria. Gesù è un'inesauribile novità .

Don Nikola Vucic


Se sarete umili, niente vi toccherà , né lodi né igno­minie, perché vi conoscete. Se venite biasimati, non vi sentirete scoraggiati; se qualcuno vi dirà  santo non vi metterete su un piedistallo. Se siete santo, ringraziate Dio; se siete peccatore, non rimanete tale. Cristo ci dice di mirare molto in alto, non di essere come Abra­mo o come Davide o qualche altro santo, ma di essere come il Padre celeste.

Madre Teresa di Calcutta

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Articoli e Video

L'importanza del cuore nei messaggi di Maria

La Regina della Pace ci chiama, nella maggior parte dei messaggi dati dall'inizio delle apparizioni fino ad oggi, con una speciale quasi martellante insistenza, a porre al centro del nostro cammino di conversione il rinnovamento radicale del "cuore". "Andate verso il cuore. Non bastano le parole. Andate verso il cuore." (Mess. 25.12.1983); "Figli miei desidero realizzare grandi opere verso di voi, ma la porta del vostro cuore è arrugginita e non riapre più. Buttate giù la vecchia porta del vostro cuore e con la conversione costruitene una nuova. Così Gesù entrerà nei vostri cuori" (Mess. 09.06.1984). Ma perché proprio in questo tempo, quando sembra più che mai che l'approccio razionalista sia divenuto lo strumento esclusivo di verità, anche in campo spirituale e teologico, Maria fa proprio del "cuore" il luogo decisivo della salvezza dei suoi figli e di tutto l'universo? Lei ce lo rivela chiaramente in molti messaggi permeati di tenerezza materna, riflesso autentico del Cuore del Padre: "Desidero che i vostri cuori siano uniti al mio, come il mio è unito al Cuore di Gesù"(Mess. 01.04.1984) e, ancor più esplicitamente: "Desidero che il mio Cuore, il Cuore di Gesù e il vostro cuore si fondano in un unico grande cuore di amore e di pace" (Mess. 25.07.1999).

Ultime notizie

Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.